ARTICOLI SUI GIORNALI: "Joint Release - Rilascio delle articolazioni"

di Shuny R.Deretta


Il "Joint Release" viene usato molto nel Rebalancing ed in altre tecniche di massaggio; io partecipai al mio Training di Rebalancing nel 1982, a Geetam, nel deserto alle spalle di Los Angeles. Non avevo nessuna esperienza precedente di massaggio e decisi di partecipare al Training per poter fare un'esperienza che mi permettesse di riappropriarmi del mio corpo, cioè mi permettesse di "andare dentro" alla rigidità in cui allora mi trovavo, contattare la mia energia vitale (di cui all'età di 38 anni avevo già perso il ricordo) e farla quindi rivivere. Insomma desideravo fare un'intensa esperienza di crescita personale. Non sono rimasto deluso.
Quello che mi impressionò di più, guardando le dimostrazioni dei miei insegnanti, era il modo leggero e nello stesso tempo giocoso ed intenso, che usavano per preparare il corpo a ricevere degli "strokes" profondi. (Scusatemi ma dopo vent'anni non riesco ancora a trovare una parola italiana per descrivere un movimento di massaggio). Osservandoli era evidente che lavoravano da uno spazio di cuore, nello stesso tempo davano, ricevevano e si divertivano. Era la prima volta che vedevo fare del "Joint Release" o "tragering". Ne rimasi affascinato. Un anno dopo, mentre lavoravo col Rebalancing a Houston in Texas, ho avuto l'occasione di partecipare al Training di Trager.
Parlare di "Joint Release" senza menzionare Milton Trager non sarebbe giusto. Questo perché è Trager che ha creato una tecnica, un approccio come lui lo chiama, a cui si sono ispirati e si ispirano, magari senza saperlo, tutti coloro che lavorando col massaggio si trovano davanti ad una articolazione: un lavoro sul corpo che non è più un massaggio, ma una danza, una danza col corpo dell'altro; e l'altro in questa danza si ritrova in uno spazio più libero, soffice, leggero, dove riesperimenta qualcosa che gli ricorda il benessere che provava quando fluttuava nel grembo materno. Il "Joint Release" prende ispirazione dal Trager aggiungendoci l'esperienza di 20 anni di Training di Osho Rebalancing, dove terapisti "bodyworkers" specializzati in tecniche diverse, si incontrano e condividono le diverse esperienze. In una seduta di "Joint Release" tu impari qualcosa di te stesso. Attraverso l'uso di movimenti ritmici non intrusivi, dati alle articolazioni di tutto il tuo corpo, è creato uno spazio profondo di apertura. Esattamente nello stesso modo come un bebè si rilassa e smette di piangere quando è cullato gentilmente. Da quello spazio imparerai come è il tuo corpo e come potrà essere. Impari il piacere di sentirti libero e leggero, impari a lasciar andare il controllo, a sentirti integrato e coordinato, a sentirti connesso con l'energia che intorno ti sostiene. In breve impari a sentirti "intero". Tutto ciò è diretto dal cuore verso la mente mediante la creazione di quello spazio profondo e vuoto da cui sorge consapevolezza.
Che cosa offre il "Joint Release" che non è offerto da altre tecniche di lavoro sul corpo? Offre un modo giocoso e non intrusivo per liberare dal corpo le tensioni. Senza pressione né sforzo il modo di lavorare è interamente rivolto verso l'obiettivo di creare sensazioni di leggerezza, di libertà e naturale benessere. Voglio sottolineare che normalmente esercitare una pressione su muscoli tesi oppure il forzare l'estensione di articolazioni irrigidite, può causare una reazione di dolore che può creare nuova tensione (Dico -può- perché se tali azioni vengono invece fatte nel modo opportuno da specialisti di massaggio profondo il risultato è liberatorio). Nel "Joint Release", quando il tuo collo riceve per 15 minuti dei movimenti gentili con modi e angoli diversi, ti sarà difficile mantenerne la tensione e mentre il lavoro proseguirà su tutto il corpo, comincerà ad arrivarti alla mente un fluire ritmico di sensazioni piacevoli.
Le persone non sono normalmente consapevoli delle loro tensioni. Quando un cliente viene per una seduta e gli domandiamo dove avverte tensioni nel corpo, la risposta normale è - nel collo - o magari nella zona bassa della schiena. Quando poi, alla fine della seduta, si rialza dal tavolo, una delle prime cose che dice è - non credevo di avere così tante tensioni... Lavorando sul corpo spesso emergono anche diversi stati d'animo o emozioni. Nella nostra vita, dalla nascita in poi, siamo andati tutti attraverso molte esperienze, belle o brutte, che ci hanno formato, sia fisicamente che psicologicamente. Ogni individuo trasporta dentro di sé un intricato sistema simile ad un computer, un registratore senza tasto di cancellazione. Qualunque esperienza vi è stata messa è destinata a restare lì, e noi abbiamo sempre la possibilità di ricollegarci ad essa, tramite il lavoro sul corpo, per trasformare positivamente gli effetti fisici e psicologici che aveva creato. A volte possono venire delle lacrime. Il nostro modo è di stare con quello che stiamo facendo, senza forzare, senza ridurre, ma dando tempo, rilassando, restando nel cuore…e lentamente ci sarà forse la possibilità che vengano delle immagini o magari una nuova luce su un particolare evento. Al proposito posso condividere una mia esperienza personale diretta. Quando partecipavo al mio Training, durante una seduta in cui una ragazza stava lavorando sulla mia gamba sinistra, mi vennero delle lacrime. Al momento non sapevo per cosa stessi piangendo, ma mentre la ragazza continuava a lavorare amorevolmente sulla mia gamba, mi è venuta un'immagine di mia madre seduta a lato del mio letto d'ospedale, quando avevo quattro anni,; ero lì con la gamba sottoposta a trazione per essermela rotta in due pezzi durante una festa in casa. Non avevo mai avuto prima un ricordo cosciente di quella situazione e per tutta la vita avevo pensato che mia madre non si fosse mai veramente occupata di me…Con questa immagine le lacrime aumentarono insieme ad un forte sentimento di gratitudine e amore verso mia madre. Da quella seduta è totalmente cambiata la coscienza del mio amore per lei e quindi il mio atteggiamento, sia con lei che con le donne in genere. Nel Training insegniamo diversi modi di lavorare con le articolazioni, ma quello che è più importante per noi, è di passare la capacità di essere lì col tuo cliente, aperto ai suoi bisogni, stando nel cuore, in meditazione, intimamente vicino e attento. Questo è ciò che tentiamo maggiormente di insegnare ai nostri studenti. Questo stato d'animo di serenità, di calma, di connessione appagante è in realtà l'essenza di una sessione di "Joint Release".


(Articolo dell'Osho Times edizione italiana - ottobre '00)